• 11/01/25 News, Eventi # , , , , , ,

    LA BANALITA’ DEL MALE

    “Arendt al plurale” è un progetto voluto e immaginato da Paola Bigatto, nel quale lei stessa e le attrici Anna Gualdo e Sandra Cavallini, attraverso un condiviso percorso di drammaturgia, hanno dato vita a tre differenti riedizioni del testo e a tre forme di trasposizione scenica.

    -La versione con Paola Bigatto affronta l’indagine sul rapporto tra pensiero individuale e politica.

    -La versione con Anna Gualdo traccia il profilo di un nuovo tipo di criminale.

    -La versione con Sandra Cavallini segue l’incedere della cronaca processuale e predilige il taglio storicosociale del fenomeno di massa.

    https://www.centroasteria.it/scuole/arendt-al-plurale/

    La banalità del male offre più tragitti drammaturgici. Realizzare tre assoli per tre attrici fa del progetto un atto d’impegno nel senso arendtiano del termine, implica il valore di responsabilità nei riguardi della realtà in cui si agisce. Si presenta come la conseguenza logica del pensiero di Hannah Arendt, quando ci invita a guardare i volti della Storia e degli esseri umani che la attraversano, ricordandoci che “la pluralità è la legge della terra”.

    Hannah Arendt scopre che è la menzogna eletta a sistema di vita sociale e politica la principale artefice delle tragedie naziste, la menzogna come strategia esistenziale attuata prima di tutto nei confronti di se stessi: la capacità di negarsi delle verità conosciute è il meccanismo criminale che porta il male ad apparire banale, inconsapevolmente agito da personaggi che, come Eichmann, si dichiarano sinceramente stupefatti dell’attribuzione di questa responsabilità. Il male estremo, l’abominio criminale contro l’uomo rappresentato dal Nazismo appare come una realtà sempre presente, in agguato nella pigrizia mentale, nell’inattività sociale e politica, nel delegare le scelte di vita ad altri da noi, nell’usare la banalità e la mediocrità come alibi morali.


    Rapporto su LA BANALITA’ del MALE
    con Sandra Cavallini

    13 gennaio 2025 LICEO CALINI – BRESCIA

    15 gennaio 2025 CENTRO ASTERIAMILANO

    27 gennaio 2025 ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE del COSSATESE e VALLE STRONA – Cossato (BIELLA)

    28 gennaio 2025 LICEO CLASSICO STATALE ARNALDO – BRESCIA

    29 E 30,gennaio 2025 LICEO SCIENTIFICO, LICEO ARTISTICO, LICEO LINGUISTICO LEONARDO – BRESCIA

    31 gennaio 2025 Istituto di Istruzione Superiore ITIS, IPSIA, LICEO Carlo Beretta – Gardone Val Trompia (BRESCIA)

    1 febbraio 2025 TaG Teatro a Granarolo dell’Emilia (BOLOGNA)

    3, 4, 5, 6 febbraio 2025 LICEO SCIENTIFICO, LICEO delle SCIENZE APPLICATE, LICEO LINGUISTICO NICCOLÒ COPERNICO – BOLOGNA

    Rapporto su la BANALITÁ DEL MALE, con Sandra Cavallini, porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. Nel tentativo di ripercorrere le tappe che man mano esclusero gli ebrei dal vivere comune, l’inviata di un giornale americano cammina sul filo sottile che separa la razionalità (fatti, numeri) dall’incomprensibile. Sandra Cavallini dona al personaggio la quotidianità di una donna vera e il suo turbamento, che trasmette a chi la ascolta.GIORNALE DI BRESCIA Paola Carmignani

    LA BANALITA’ DEL MALE
  • 20/08/24 News, Eventi # , , , , , ,

    RADIO RITMO voci e suoni dall’etere. ATTI SONORI Teatro del Baraccano 24 agosto 2024​​ ore 21

    RADIO RITMO – 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (1874- 1937)

    https://www.teatrodelbaraccano.com/radio-ritmo-estate-2024

    ORCHESTRA DEL BARACCANO
    direttore Giambattista Giocoli
    violoncello Alessandro Culiani
    flauto Claudia Piga
    clarinetto Davide Braco
    pianoforte Denis Zardi
    arrangiamenti: Giambattista Giocoli, Filippo Mazzoli, Denis Zardi
    VOCI RECITANTI
    Mirko Rizzotto e Sandra Cavallini
    REGIA Massimo Sceusa
    costruzione antenne d’epoca Sandro Manini e Sandra Cavallini

    Il 30 ottobre 1938 la trasmissione radiofonica di Orson Welles scatenò il panico, facendo credere che un conflitto interplanetario era iniziato attraverso un’invasione aliena nel New Jersey, dando vita alla prima grande fake news diffusa attraverso un mezzo di comunicazione. Liberamente ispirato a War of the Worlds, RADIO RITMO vuole ricordare l’impressionante potenza comunicativa della radio e, parallelamente, stimolare una riflessione sull’imponente effetto dei media e sulla loro attendibilità.
    Da una sala da concerto, dove si sta esibendo un’orchestra, parte l’espediente apocalittico del testo di H.G. Wells. Due attori riproducono la trasmissione radiofonica.
    In RADIO RITMO si ritrova la straordinaria capacità coinvolgente dei suoni e delle voci, ancora non sopraffatti dalle immagini, lasciando spazio alla fantasia e ricreando un’incredibile atmosfera. 

    MUSICHE

    Darius MILHAUD – Scherzo da LA CREATION DU MONDE    
    George GERSHWIN – Preludio I dai TRE PRELUDI JAZZ

    Kurt WEILL – Kanonen Song da L’OPERA DA TRA SOLDI

    André CAPLET – Piece

    George GERSHWIN – Preludio II dai TRE PRELUDI JAZZ
    Francis POULENC – Tango
    Darius MILHAUD – Emporté dal QUARTETTO
    Kurt WEILL – Polly’s Lied da L’OPERA DA TRE SOLDI 

    Franz SCHUBERT – Serenata

    Igor STRAVINSKIJ – Tango per pianoforte solo

    Béla BARTÓK – Danza Rumena n° 5 e Danza Rumena n° 6

    Johann S. BACH – Sarabanda per flauto solo
    Claude DEBUSSY – Syrinx per flauto solo
    Igor STRAVINSKY – Danza del Diavolo da L’HISTOIRE DU SOLDAT

    Giovanni SOLLIMA – Melodia per violoncello solo
    Ottorino RESPIGHI – Andantino dal QUINTETTO IN FA MINORE per pianoforte e archi 

    Dmitrij KABALEVSKY – The Clowns per pianoforte solo

    René de CASTÉRA – Rondeau dal CONCERT

    Darius MILHAUD – Brazileira dalla suite SCARAMOUCHE

     

    RADIO RITMO voci e suoni dall’etere. ATTI SONORI Teatro del Baraccano 24 agosto 2024​​ ore 21
  • 06/07/24 News, Eventi # , , , , , ,

    RADIO RITMO – voci e suoni dall’etere

    RADIO RITMO – voci e suoni dall’etere, spettacolo che tiene insieme il genio dell’inventore della radio con uno dei racconti più straordinari legati a questo medium, cioè il radiodramma di Orson Welles che nel 1938 terrorizzò gli Stati Uniti. Un grazie di cuore innanzitutto al pubblico numerosissimo che ci ha regalato un bellissimo sold out per il nostro debutto, il 27 aprile 2024 al Teatro del Baraccano. Omaggio alla radio in occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi;

    grazie anche a ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Arena del Sole Bologna per averci voluto nell’edizione di San Francesco Estate, RADIO RITMO venerdì 28 giugno 2024;

    grazie alla nostra Orchestra del Baraccano con Gabriele Bellu, Alessandro Culiani, Claudia Piga, Davide Braco, Denis Zardi che hanno interpretato con la loro musica questo omaggio, diretti come sempre dal maestro Giambattista Giocoli; grazie agli attori Sandra Cavallini e Mirko Rizzotto, al regista Massimo Sceusa, a Nella Belfiore, a tutti i tecnici e al numeroso pubblico presente in una delle più belle piazze di Bologna! Foto di Paola Perrone.

    RADIO RITMO – voci e suoni dall’etere vi aspetta il 24 agosto 2024 presso il Cortile del Teatro del Baraccano, Bologna per la serata di apertura di #ATTISONORIestate2024

    https://www.teatrodelbaraccano.com/orchestra-del-baraccano –  https://www.teatrodelbaraccano.com/radio-ritmo-1

    Comune di Bologna – Bologna Città della Musica UNESCO

    RADIO RITMO – voci e suoni dall’etere
  • 28/01/24 News, Eventi # , , , , , ,

    LA BANALITA’ del MALE – scuole 2024

    LICEO SCIENTIFICO – LICEO delle SCIENZE APPLICATE – LICEO LINGUISTICO Niccolò Copernico – Bologna
    LICEO CLASSICO Arnaldo – Brescia
    LICEO SCIENTIFICO – LICEO ARTISTICO – LICEO LINGUISTICO Leonardo – Brescia
    ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ITIS, IPSIA, SCIENZE UMANE Carlo Beretta – Gardone Val Trompia (BS)

    Rapporto su La banalità del male in forma scenica si propone agli studenti degli istituti scolastici superiori, in forma di estemporanea azione lezione scenica in classe o in aula magna, da campanella a campanella.

    Lo spettacolo si appoggia sui passi fondamentali de La banalità del male di Hannah Arendt. L’adattamento teatrale è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

    Hannah Arendt (1906 – 1975), filosofa, allieva di Heidegger e Jaspers, emigrata nel 1933 dalla Germania alla Francia, e da qui in America nel 1940, a causa delle persecuzioni razziali, dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università americane, pubblicando alcuni tra i più importanti testi del Novecento sul rapporto tra etica e politica. Nel 1961 segue, come inviata del The New Yorker, il processo Eichmann a Gerusalemme: il resoconto esce prima sulle colonne del giornale nel 1963, quindi, sempre nello stesso anno, in volume. Esso susciterà una grande ondata di proteste e una accesa polemica soprattutto da parte della comunità ebraica internazionale, a causa della particolare lettura che la Arendt, ebrea e tedesca, dà al fenomeno della Shoah e dell’antisemitismo in Europa.

  • 26/01/20 News, Eventi # , , , ,

    Rapporto su LA BANALITÁ  DEL  MALE

     

    Rapporto su LA BANALITÁ  DEL  MALE

    da Eichmann in Jerusalem: a report on The Banality of Evil di HANNAH ARENDT

    ideazione e riduzione scenica di Paola Bigatto con  Sandra Cavallini

     

    20 gennaio 2020 – Liceo del Cossatese (BL)

    27 Gennaio 2020 – Sala Civica Togni – Gussago (BS) – Teatro Laboratorio  e Centro Teatrale Bresciano

    31 Gennaio 2020 – Teatro Aurora – Roncadelle (BS)  – stagione a cura del Teatro Laboratorio

    dal 10 al 14 febbraio 2020 – Liceo Copernico (BO)

    Teatro di Forlimpopoli  –  15 aprile 2020

     

    Rapporto su LA BANALITÁ  DEL  MALE  di HANNAH ARENDT . Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

     

     

    “ […] Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido, era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità. E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di Gerusalemme.”  (La banalità del male – Hannah Arendt)

     

    Rapporto su la BANALITÁ DEL MALE, con Sandra Cavallini, porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. Nel tentativo di ripercorrere le tappe che man mano esclusero gli ebrei dal vivere comune, l’inviata di un giornale americano cammina sul filo sottile che separa la razionalità (fatti, numeri) dall’incomprensibile. Sandra Cavallini dona al personaggio la quotidianità di una donna vera e il suo turbamento, che trasmette a chi la ascolta. (GIORNALE DI BRESCIA- Paola Carmignani)

     

     Hannah Arendt (1906 – 1975), filosofa, allieva di Heidegger e Jaspers, emigrata nel 1933 dalla Germania  alla Francia, e da qui in America nel 1940, a causa delle persecuzioni razziali, dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università americane, pubblicando alcuni tra i più importanti testi del Novecento sul rapporto tra etica e politica. Nel  1961  segue, come inviata del The New Yorker, il processo Eichmann a Gerusalemme: il resoconto esce prima sulle colonne del giornale nel 1963, quindi, sempre nello stesso anno, in volume. Esso susciterà una grande ondata di proteste e una accesa polemica soprattutto da parte della comunità ebraica internazionale, a causa della particolare lettura che la Arendt, ebrea e tedesca, dà al fenomeno dell’Olocausto e dell’antisemitismo in Germania.

    Otto Adolf Eichmann (1906 – 1962) fu colui che, nei quadri organizzativi della Germania hitleriana, ebbe il ruolo di realizzare logisticamente la “soluzione finale”, cioè lo sterminio degli ebrei al fine di rendere i territori tedeschi judenrein.  Sfuggito al processo di Norimberga, rifugiato in Argentina, venne catturato dal servizio segreto israeliano, processato a Gerusalemme e condannato a morte.

  • 13/05/19 News, Eventi # , , , ,

    Delitto in Villa. Misterioso rapporto tra asparagi e immortalità dell’anima

    Esito del Laboratorio Teatrale 2019

    18 e 19 maggio 2019 ore 21

    Teatro Binario viale Vassura 18/a 48010 Cotignola (RA)

    Un omaggio a un grande umorista italiano, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e giornalista per un lavoro d’insieme come esito del laboratorio teatrale dedicato agli adulti che si è svolto, da ottobre a maggio, presso il Teatro Binario.
    Con la guida di Sandra Cavallini, i partecipanti al laboratorio hanno avuto modo di compiere un viaggio tra dialoghi, contrasti di ruolo, sussurri e schiamazzi, diverbi amorosi, per giungere al risultato scenico finale.

    Un percorso di crescita personale e, nello stesso tempo condivisa, un luogo dove esprimere la propria identità creativa, mettendosi in gioco e sperimentando. In scena: Enza Alessi – Sara Folla – Alessandro Lazzari – Marianna Lega – Cristina Montanari – Elisabetta Negrini – Elena Orioli – Massimo Servidei – Massimo Tondini – Roberta Xella

  • 09/05/19 News, Eventi # , , , , , , ,

    CUORI RUGGENTI, ovvero di come un Leone pietrificato scese dal suo piedistallo

     

    sabato 11 maggio 2019 ore 16,30
    Ex Chiesa di Sant’Apollinare – San Giovanni in Persiceto
    antica chiesa medievale via S. Apollinare, 4
    40017 San Giovanni in Persiceto (BO)

    CUORI RUGGENTI
    ovvero di come un Leone pietrificato scese dal suo piedistallo

    con Giuseppe Bolognesi, Deborah Calanchi, Marzia Novi, Roberta Parmeggiani, Giuseppe Spanazzi
    a cura di Sandra Pagliarani maestra burattinaia e Sandra Cavallini

    ARTE E SALUTE onlus e CSM San Giovanni in Persiceto

    “In un Museo, un Bambino si annoia: vorrebbe giocare ma non può. A quel punto La Statua del Leone gli parla e il bambino gli risponde e fanno amicizia, perché il Bambino è solo come La Statua del Leone.
    Le Signore Chic e Choc si irritano e sbraitano, perché loro sono lì per visitare il Museo e ammirare le eterne statue! Anche la Custode del Museo è molto severa con il Bambino perché non ama la confusione e perché per poter spolverare con calma, tutto deve essere uguale, immobile e perfetto. Vedendo che il Bambino è maltrattato, il Leone rivive e riesce a liberarsi dal gesso e dalla pietra e corre in aiuto del Bambino. Le Signore Chic e Choc, per rimettere le cose in ordine, puniscono sia il Bambino che il Leone, li giudicano e li fanno rinchiudere dietro le sbarre. Con un tranello, Il Bambino e il Leone fanno sì che Le Signore, attratte da potere, corona e piedistallo, finiscano a loro volta intrappolate da a gesso e pietra. A quel punto sono Le Signore Chic e Choc a chiedere aiuto perché sentono che il loro cuore è diventato gelido, imbalsamato e addormentato. Il Leone e il Bambino, di nuovo liberi, liberano a loro volta Le Signore Chic e Choc e anche La Custode finalmente sente di avere un cuore vivo e si abbracciano tutti e si finisce con un gran ballo insieme.”

    La rivisitazione del testo originale si avvale del contributo diretto di tutti noi. L’allestimento è stato voluto e impostato in una forma agile e scanzonata che preveda l’azione scenica dentro e fuori dalla baracca dei burattini. Di fatto, la baracca è nuda, ovvero è data da un solo tavolo e i burattini si vestono delle mani degli attori rinunciando così al tradizionale vestitino a guanto. Lasciando l’azione a vista, il burattino e il corpo in scena dei gli attori/personaggi/burattinai sono un tutto unico. L’aspetto dei burattini è stato pensato, disegnato e riprodotto, in forma di testina con uso della carta colla, ritraendo i visi dei personaggi/attori.

    Lo spettacolo è liberamente tratto da IL BAMBINO E IL LEONE di Pierre Notte, dalla raccolta COSINE E ROBETTE – nove commediole per giovanissimi spettatori.

  • 25/01/19 News, Eventi # ,

    Rapporto su La BANALITA’ del MALE

    Liceo del Cossatese (BL) 15 gennaio 2019

    Teatro Sociale di Busto Arsizio (Va) 16 gennaio 2019

    Teatro Zampighi di Galeata (FC) 26 gennaio 2019

    Liceo Copernico (Bo) 12 – 13 – 14 – 25 febbraio 2019

    Rapporto su LA BANALITÁ  DEL  MALE

     tratto da EICHMANN IN JERUSALEM: A REPORT ON THE BANALITY OF EVIL di HANNAH ARENDT

     ideazione e riduzione scenica di Paola Bigatto con  Sandra Cavallini

     

    Lo spettacolo si appoggia sui passi fondamentali de La banalità del male di Hannah Arendt, fra le più lucide menti della filosofia mondiale del secolo scorso. Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

     

    “ […] Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido, era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità. E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di Gerusalemme.” (La banalità del male – Hannah Arendt)

    Rapporto su la BANALITÁ DEL MALE, con Sandra Cavallini, porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. Nel tentativo di ripercorrere le tappe che man mano esclusero gli ebrei dal vivere comune, l’inviata di un giornale americano cammina sul filo sottile che separa la razionalità (fatti, numeri) dall’incomprensibile. Sandra Cavallini dona al personaggio la quotidianità di una donna vera e il suo turbamento, che trasmette a chi la ascolta. GIORNALE DI BRESCIA Paola Carmignani

  • 18/10/18 News, Eventi # , , , , , ,

    CUORI RUGGENTI

    i Burattini di San Giovanni

    in

    CUORI RUGGENTI, ovvero di come un Leone pietrificato scese dal suo piedistallo

    sabato 20 ottobre 2018 ore 16,30 villa Terracini Osteria Nuova di Sala Bolognese (BO)
    In un museo, un Bambino si annoia, vorrebbe giocare ma non può, poi La Statua di un Leone gli parla e il bambino gli risponde, ci fa amicizia e si affeziona, perché il Bambino è solo come La Statua. Due Signore altezzose non vogliono che il bambino parli con La Statua, perché loro sono venute per visitare il Museo e per ammirare le immobili statue e anche la Custode del Museo è molto severa con il Bambino. Il Leone vede che il Bambino è maltrattato e rivive e riesce a sbrigliarsi dal gesso e dalla pietra e corre in aiuto del Bambino. Le Signore vogliono punire sia il Bambino che il Leone, li giudicano e li fanno rinchiudere dietro le sbarre, ma il Bambino e il Leone riescono con un tranello a far sì che Le Signore (dall’alto del loro piedistallo) finiscano intrappolate dentro al gesso e a quel punto sono Le Signore a chiedere aiuto perché finalmente sentono che il loro cuore è gelido, imbalsamato e addormentato. Il Leone e il Bambino di nuovo liberi liberano a loro volta le Signore che si riappacificano con il Bambino, con il Leone e anche La Custode sente di avere un cuore vivo e si abbracciano tutti e si finisce con un gran ballo insieme.

     

     

    La rivisitazione del testo originale si avvale del contributo diretto di tutti noi. L’allestimento è stato voluto e impostato in una forma agile e scanzonata. Prevede l’azione scenica dentro e fuori dalla baracca dei burattini. Di fatto, la baracca è nuda, ovvero è data da un solo tavolo e i burattini si vestono delle mani degli attori rinunciando così al tradizionale vestitino a guanto. Il burattino e il corpo in scena degli attori sono un tutto unico e l’aspetto dei burattini è stato pensato, disegnato e riprodotto, in forma di testina con uso della carta colla, ritraendo i visi degli attori.

     

    Lo spettacolo è liberamente tratto da IL BAMBINO E IL LEONE di Pierre Notte, dalla raccolta COSINE E ROBETTE – nove commediole per giovanissimi spettatori. Il testo è un gradevole sulla chiusura e sull’apertura nelle relazioni, si presta a giochi ritmici e verbali, disegna i personaggi come archetipi astratta … ci siamo molto divertiti

     

  • 03/07/18 News, Eventi # , ,

    Chancepartout‎ – Commedia Dell’Arte

    Uno Straordinario Viaggio nella Forza Espressiva della Maschera e del Corpo, con Sandra Cavallini. Eccezionale e raccomandato. Preferibile prenotarsi a : carina@chancepartout.dk

    An Extraordinary Trip through the Expressive Strength of the Mask and the Body with Sandra Cavallini. Exceptional and highly Recommended. If you want to partake in this experience please register until the 7th of July: carina@chancepartout.dk

    COURSE
    We are going to work with the art of the mask and explorations, comical masks, sounds and half words. Thousands of ways to begin your play and follow the play of others. The body on the scene – the space on stage and on the inner stage.

    The comic mask is an extraordinary expressive tool that calls for the overcoming of the literary rigor in favor of a composition of the body, gesture, breath and vocal expressiveness. The comic mask takes us into the natural, into the simple, into the instinctive, into the irrational: a joyous and crazy under wood that returns creativity and generates energy.

    THIS YOU WILL LEARN
    – you will get physical strenght for your play
    – widen your instinct and consciousness about your body language
    – usage of the body to construct and form a character

    ABOUT SANDRA CAVALLINI
    Student, assistant and actress with Antonio Fava (RE) from 1988 to ’92 and assistant in gestures in Italy and in the International Scene of Commedia dell’Arte. Since 1996 she has been conducting the Permanent Comic Laboratory (masks of De Marchi) and stands out in her interpretation and research on female masks. He has played with Solenghi and Micheli 2009 – 2013 and is an actress and co-author of ’Variations on the sky’ with Margherita Hack
    www.sandracavallini.it

    THEMES WE WILL BE WORKING WITH
    – an expressive and technical approach to the comic mask;
    – masks of tradition: the fixed types, the archetypes of the Commedia dell’Arte;
    – female masks: the forbidden languages of the grotesque;
    – multilingualism and mask, the languages of the profund.

    PRACTICAL INFO
    Price: 290 euros (three days of course ex. meals). Description closes on the 7th of July.

    There are limited places on the course.

    The course language is Italian with translation into English and Danish.

    For more information and inscription:
    contact: carina@chancepartout.dk

    Chancepartout‎  – Commedia Dell’Arte
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