• 11/01/25 News, Eventi # , , , , , ,

    LA BANALITA’ DEL MALE

    “Arendt al plurale” è un progetto voluto e immaginato da Paola Bigatto, nel quale lei stessa e le attrici Anna Gualdo e Sandra Cavallini, attraverso un condiviso percorso di drammaturgia, hanno dato vita a tre differenti riedizioni del testo e a tre forme di trasposizione scenica.

    -La versione con Paola Bigatto affronta l’indagine sul rapporto tra pensiero individuale e politica.

    -La versione con Anna Gualdo traccia il profilo di un nuovo tipo di criminale.

    -La versione con Sandra Cavallini segue l’incedere della cronaca processuale e predilige il taglio storicosociale del fenomeno di massa.

    https://www.centroasteria.it/scuole/arendt-al-plurale/

    La banalità del male offre più tragitti drammaturgici. Realizzare tre assoli per tre attrici fa del progetto un atto d’impegno nel senso arendtiano del termine, implica il valore di responsabilità nei riguardi della realtà in cui si agisce. Si presenta come la conseguenza logica del pensiero di Hannah Arendt, quando ci invita a guardare i volti della Storia e degli esseri umani che la attraversano, ricordandoci che “la pluralità è la legge della terra”.

    Hannah Arendt scopre che è la menzogna eletta a sistema di vita sociale e politica la principale artefice delle tragedie naziste, la menzogna come strategia esistenziale attuata prima di tutto nei confronti di se stessi: la capacità di negarsi delle verità conosciute è il meccanismo criminale che porta il male ad apparire banale, inconsapevolmente agito da personaggi che, come Eichmann, si dichiarano sinceramente stupefatti dell’attribuzione di questa responsabilità. Il male estremo, l’abominio criminale contro l’uomo rappresentato dal Nazismo appare come una realtà sempre presente, in agguato nella pigrizia mentale, nell’inattività sociale e politica, nel delegare le scelte di vita ad altri da noi, nell’usare la banalità e la mediocrità come alibi morali.


    Rapporto su LA BANALITA’ del MALE
    con Sandra Cavallini

    13 gennaio 2025 LICEO CALINI – BRESCIA

    15 gennaio 2025 CENTRO ASTERIAMILANO

    27 gennaio 2025 ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE del COSSATESE e VALLE STRONA – Cossato (BIELLA)

    28 gennaio 2025 LICEO CLASSICO STATALE ARNALDO – BRESCIA

    29 E 30,gennaio 2025 LICEO SCIENTIFICO, LICEO ARTISTICO, LICEO LINGUISTICO LEONARDO – BRESCIA

    31 gennaio 2025 Istituto di Istruzione Superiore ITIS, IPSIA, LICEO Carlo Beretta – Gardone Val Trompia (BRESCIA)

    1 febbraio 2025 TaG Teatro a Granarolo dell’Emilia (BOLOGNA)

    3, 4, 5, 6 febbraio 2025 LICEO SCIENTIFICO, LICEO delle SCIENZE APPLICATE, LICEO LINGUISTICO NICCOLÒ COPERNICO – BOLOGNA

    Rapporto su la BANALITÁ DEL MALE, con Sandra Cavallini, porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. Nel tentativo di ripercorrere le tappe che man mano esclusero gli ebrei dal vivere comune, l’inviata di un giornale americano cammina sul filo sottile che separa la razionalità (fatti, numeri) dall’incomprensibile. Sandra Cavallini dona al personaggio la quotidianità di una donna vera e il suo turbamento, che trasmette a chi la ascolta.GIORNALE DI BRESCIA Paola Carmignani

    LA BANALITA’ DEL MALE
  • 28/01/24 News, Eventi # , , , , , ,

    LA BANALITA’ del MALE – scuole 2024

    LICEO SCIENTIFICO – LICEO delle SCIENZE APPLICATE – LICEO LINGUISTICO Niccolò Copernico – Bologna
    LICEO CLASSICO Arnaldo – Brescia
    LICEO SCIENTIFICO – LICEO ARTISTICO – LICEO LINGUISTICO Leonardo – Brescia
    ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ITIS, IPSIA, SCIENZE UMANE Carlo Beretta – Gardone Val Trompia (BS)

    Rapporto su La banalità del male in forma scenica si propone agli studenti degli istituti scolastici superiori, in forma di estemporanea azione lezione scenica in classe o in aula magna, da campanella a campanella.

    Lo spettacolo si appoggia sui passi fondamentali de La banalità del male di Hannah Arendt. L’adattamento teatrale è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

    Hannah Arendt (1906 – 1975), filosofa, allieva di Heidegger e Jaspers, emigrata nel 1933 dalla Germania alla Francia, e da qui in America nel 1940, a causa delle persecuzioni razziali, dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università americane, pubblicando alcuni tra i più importanti testi del Novecento sul rapporto tra etica e politica. Nel 1961 segue, come inviata del The New Yorker, il processo Eichmann a Gerusalemme: il resoconto esce prima sulle colonne del giornale nel 1963, quindi, sempre nello stesso anno, in volume. Esso susciterà una grande ondata di proteste e una accesa polemica soprattutto da parte della comunità ebraica internazionale, a causa della particolare lettura che la Arendt, ebrea e tedesca, dà al fenomeno della Shoah e dell’antisemitismo in Europa.

  • 26/01/24 News, Eventi # , , , ,

    Rapporto su LA BANALITA’ DEL MALE


    Venerdì 26 gennaio, con inizio alle ore 21,00 nella Sala consiliare di Castel Mella, in piazza Unità d’Italia 3, a Castel Mella, (Brescia),verrà rappresentato:“La banalità del male”, con Sandra Cavallini.
    “Rapporto su La banalitá del male” porta in scena la riflessione di Hannah Arendt, fra le più lucide menti della filosofia mondiale, nel resoconto-reportage che scrisse in occasione del processo al criminale nazista Eichmann. La capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare: dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

    Nell’immagine il criminale nazista Adolf Eichmann, processato a Gerusalemme nel 1961. Riconosciuto colpevole dall’assassinio di milioni di ebrei e deportati, fu giustiziato nel 1962.

  • 17/01/24 News, Eventi # , , , ,

    Rapporto su LA BANALITA’ del MALE

    “Rapporto su La Banalità del Male” tratto da “Eichnann in Jerusalem. A report on the banality of evil” di Hannah Arendt

    Mercoledì 24 gennaio 2024 alle ore 20.30, per la ricorrenza della Giornata della Memoria, presso la sala polivalente della Biblioteca di Anzola dell’Emilia, piazza Giovanni XXIII 2 BO, andrà in scena con Sandra Cavallini “Rapporto su La Banalità del Male” tratto da “Eichnann in Jerusalem. A report on the banality of evil” di Hannah Arendt, che seguì, come inviata per The New Yorker il processo ad Eichmann in Gerusalemme nel 1961.

    L’evento è organizzato dal servizio cultura del Comune di Anzola in collaborazione con Anpi – sezione Anzola.

    Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale ideato da Paola Bigatto è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

    Rapporto su la BANALITÁ DEL MALE, con Sandra Cavallini, porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. Nel tentativo di ripercorrere le tappe che man mano esclusero gli ebrei dal vivere comune, l’inviata di un giornale americano cammina sul filo sottile che separa la razionalità (fatti, numeri) dall’incomprensibile. Sandra Cavallini dona al personaggio la quotidianità di una donna vera e il suo turbamento.” GIORNALE DI BRESCIA Paola Carmignani

     

    foto : iahnen.photographer@libero.it

     

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