• 28/01/24 News, Eventi # , , , , , ,

    LA BANALITA’ del MALE – scuole 2024

    LICEO SCIENTIFICO – LICEO delle SCIENZE APPLICATE – LICEO LINGUISTICO Niccolò Copernico – Bologna
    LICEO CLASSICO Arnaldo – Brescia
    LICEO SCIENTIFICO – LICEO ARTISTICO – LICEO LINGUISTICO Leonardo – Brescia
    ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ITIS, IPSIA, SCIENZE UMANE Carlo Beretta – Gardone Val Trompia (BS)

    Rapporto su La banalità del male in forma scenica si propone agli studenti degli istituti scolastici superiori, in forma di estemporanea azione lezione scenica in classe o in aula magna, da campanella a campanella.

    Lo spettacolo si appoggia sui passi fondamentali de La banalità del male di Hannah Arendt. L’adattamento teatrale è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

    Hannah Arendt (1906 – 1975), filosofa, allieva di Heidegger e Jaspers, emigrata nel 1933 dalla Germania alla Francia, e da qui in America nel 1940, a causa delle persecuzioni razziali, dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università americane, pubblicando alcuni tra i più importanti testi del Novecento sul rapporto tra etica e politica. Nel 1961 segue, come inviata del The New Yorker, il processo Eichmann a Gerusalemme: il resoconto esce prima sulle colonne del giornale nel 1963, quindi, sempre nello stesso anno, in volume. Esso susciterà una grande ondata di proteste e una accesa polemica soprattutto da parte della comunità ebraica internazionale, a causa della particolare lettura che la Arendt, ebrea e tedesca, dà al fenomeno della Shoah e dell’antisemitismo in Europa.

  • 26/01/24 News, Eventi # , , , ,

    Rapporto su LA BANALITA’ DEL MALE


    Venerdì 26 gennaio, con inizio alle ore 21,00 nella Sala consiliare di Castel Mella, in piazza Unità d’Italia 3, a Castel Mella, (Brescia),verrà rappresentato:“La banalità del male”, con Sandra Cavallini.
    “Rapporto su La banalitá del male” porta in scena la riflessione di Hannah Arendt, fra le più lucide menti della filosofia mondiale, nel resoconto-reportage che scrisse in occasione del processo al criminale nazista Eichmann. La capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare: dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

    Nell’immagine il criminale nazista Adolf Eichmann, processato a Gerusalemme nel 1961. Riconosciuto colpevole dall’assassinio di milioni di ebrei e deportati, fu giustiziato nel 1962.

  • 17/01/24 News, Eventi # , , , ,

    Rapporto su LA BANALITA’ del MALE

    “Rapporto su La Banalità del Male” tratto da “Eichnann in Jerusalem. A report on the banality of evil” di Hannah Arendt

    Mercoledì 24 gennaio 2024 alle ore 20.30, per la ricorrenza della Giornata della Memoria, presso la sala polivalente della Biblioteca di Anzola dell’Emilia, piazza Giovanni XXIII 2 BO, andrà in scena con Sandra Cavallini “Rapporto su La Banalità del Male” tratto da “Eichnann in Jerusalem. A report on the banality of evil” di Hannah Arendt, che seguì, come inviata per The New Yorker il processo ad Eichmann in Gerusalemme nel 1961.

    L’evento è organizzato dal servizio cultura del Comune di Anzola in collaborazione con Anpi – sezione Anzola.

    Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale ideato da Paola Bigatto è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

    Rapporto su la BANALITÁ DEL MALE, con Sandra Cavallini, porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. Nel tentativo di ripercorrere le tappe che man mano esclusero gli ebrei dal vivere comune, l’inviata di un giornale americano cammina sul filo sottile che separa la razionalità (fatti, numeri) dall’incomprensibile. Sandra Cavallini dona al personaggio la quotidianità di una donna vera e il suo turbamento.” GIORNALE DI BRESCIA Paola Carmignani

     

    foto : iahnen.photographer@libero.it

     

  • 26/01/23 News, Eventi # , , , ,

    Rapporto su LA BANALITÀ del MALE

    Rapporto su LA BANALITÀ del MALE” 

    da Eichmann in Jerusalem: a report on The Banality of Evil di HANNAH ARENDT
    con Sandra Cavallini – ideazione e drammaturgia di Paola Bigatto

    20 gennaio 2023 Liceo del Cossatese BL

    31 gennaio 2023 Liceo Scientifico Copernico BO

      2 febbraio 2023 Liceo Copernico BO

      3 febbraio 2023 Liceo Copernico BO

      4 febbraio 2023 Liceo Copernico BO

      6 febbraio – IIS Beretta – Gardona Val Trompia BS

      7 febbraio – Liceo Classico Arnaldo BS

      9 febbraio 2023 – Liceo Scientifico Leonardo BS

    10 febbraio 2023 – Liceo Scientifico Leonardo BS

    11 febbraio 2023 – Liceo Scientifico Leonardo BS

    16 febbraio 2023 – Liceo Scientifico Calini , BS

    17 febbraio 2023 – IIS Castelli BS

    18 febbraio 2023 – IIS Castelli BS

    23 febbraio 2023 – IIS Don Milani, Montichiari, BS

    24 febbraio 2023 – IIS Don Milani, Montichiari, BS

    La banalità del male di Hannah Arendt, con l’adattamento e l’interpretazione di Paola Bigatto, debutta nel gennaio del 2003 al Liceo Scientifico A. Calini di Brescia e replica per cinque anni nelle scuole superiori e nelle università del Nord Italia. Inoltre è stata rappresentata con successo in moltissimi teatri italiani, biblioteche, sale comunali. Per la stagione 2008/2009 Paola Bigatto traccia il progetto Arendt al plurale, in cui le attrici Sandra Cavallini e Anna Gualdo, attraverso un condiviso percorso di drammaturgia coordinato da Paola Bigatto, hanno dato vita ad una ulteriore forma della trasposizione scenica.

    ARENDT AL PLURALE, progetto per una compagnia teatrale orizzontale

    La banalità del male offre più tragitti drammaturgici. Realizzare tre assoli per tre attrici (Paola Bigatto, Sandra Cavallini, Anna Gualdo) fa del progetto un atto d’impegno nel senso arendtiano del termine, implica il valore di responsabilità nei riguardi della realtà in cui si agisce. Si presenta come la conseguenza logica del pensiero di Hannah Arendt, quando ci invita a guardare i volti della Storia e degli esseri umani che la attraversano, consapevolmente all’idea che la pluralità è la legge della terra.

    La versione con Paola Bigatto affronta l’indagine sul rapporto tra pensiero individuale e politica.

    La versione con Anna Gualdo traccia il profilo di un nuovo tipo di criminale.

    La versione con Sandra Cavallini segue l’incedere della cronaca processuale e predilige il taglio storico-sociale del fenomeno di massa

    Rapporto su LA BANALITÀ del MALE
  • 26/01/20 News, Eventi # , , , ,

    Rapporto su LA BANALITÁ  DEL  MALE

     

    Rapporto su LA BANALITÁ  DEL  MALE

    da Eichmann in Jerusalem: a report on The Banality of Evil di HANNAH ARENDT

    ideazione e riduzione scenica di Paola Bigatto con  Sandra Cavallini

     

    20 gennaio 2020 – Liceo del Cossatese (BL)

    27 Gennaio 2020 – Sala Civica Togni – Gussago (BS) – Teatro Laboratorio  e Centro Teatrale Bresciano

    31 Gennaio 2020 – Teatro Aurora – Roncadelle (BS)  – stagione a cura del Teatro Laboratorio

    dal 10 al 14 febbraio 2020 – Liceo Copernico (BO)

    Teatro di Forlimpopoli  –  15 aprile 2020

     

    Rapporto su LA BANALITÁ  DEL  MALE  di HANNAH ARENDT . Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale è costituito sia dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità è assente, là si trova la banalità del male.

     

     

    “ […] Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido, era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità. E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di Gerusalemme.”  (La banalità del male – Hannah Arendt)

     

    Rapporto su la BANALITÁ DEL MALE, con Sandra Cavallini, porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. Nel tentativo di ripercorrere le tappe che man mano esclusero gli ebrei dal vivere comune, l’inviata di un giornale americano cammina sul filo sottile che separa la razionalità (fatti, numeri) dall’incomprensibile. Sandra Cavallini dona al personaggio la quotidianità di una donna vera e il suo turbamento, che trasmette a chi la ascolta. (GIORNALE DI BRESCIA- Paola Carmignani)

     

     Hannah Arendt (1906 – 1975), filosofa, allieva di Heidegger e Jaspers, emigrata nel 1933 dalla Germania  alla Francia, e da qui in America nel 1940, a causa delle persecuzioni razziali, dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università americane, pubblicando alcuni tra i più importanti testi del Novecento sul rapporto tra etica e politica. Nel  1961  segue, come inviata del The New Yorker, il processo Eichmann a Gerusalemme: il resoconto esce prima sulle colonne del giornale nel 1963, quindi, sempre nello stesso anno, in volume. Esso susciterà una grande ondata di proteste e una accesa polemica soprattutto da parte della comunità ebraica internazionale, a causa della particolare lettura che la Arendt, ebrea e tedesca, dà al fenomeno dell’Olocausto e dell’antisemitismo in Germania.

    Otto Adolf Eichmann (1906 – 1962) fu colui che, nei quadri organizzativi della Germania hitleriana, ebbe il ruolo di realizzare logisticamente la “soluzione finale”, cioè lo sterminio degli ebrei al fine di rendere i territori tedeschi judenrein.  Sfuggito al processo di Norimberga, rifugiato in Argentina, venne catturato dal servizio segreto israeliano, processato a Gerusalemme e condannato a morte.

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